Comprare la seconda casa per affittarla: scelta conveniente?

Compravendite immobiliari: cosa si intende con la parola pertinenze?
ottobre 6, 2021
In quale quartiere di Bologna dovresti comprare casa?
ottobre 30, 2021

Non solo per l’acquisto della prima casa, ma anche per ciò che riguarda la seconda, attenzione e analisi approfondite non devono mai venire meno. 

Questo perché, nonostante si tratti in entrambi i casi dell’acquisto di un immobile, presentano caratteristiche e agevolazioni diverse, che possono comportare benefici o perdite a seconda di come verranno utilizzate.  

Risulta infatti decisamente più costoso l’acquisto di una seconda casa rispetto alla prima, che gode dei benefici fiscali (il bonus prima casa). Basta poi pensare anche a come, nel caso della seconda casa, non sia nemmeno prevista la detrazione sugli interessi dovuti alla banca. 

Ma a pesare ulteriormente sui costi, sarà poi la tassazione (che, per gli immobili diversi dalla «abitazione principale», è particolarmente pesante, in quanto ad oggi vanno pagate Imu e Tasi).

Se pensiamo a come la seconda abitazione rientri, per diversi motivi, nella categoria degli immobili acquistati per investimenti, bisogna dunque capire quale possa essere il suo utilizzo affinché si possano riscontrare dei benefici e non delle perdite. 

Una possibilità da tenere in considerazione è senz’altro l’affitto, ma l’obiettivo dovrà rimanere, chiaramente, quello di riuscire a ricavare un reddito passivo che consenta di ripagare il mutuo legato all’acquisto e i costi annui di gestione e manutenzione. Oltre ovviamente alle immancabili imposte patrimoniali Imu e Tasi.

Si tratta di spese che vanno necessariamente messe in preventivo prima dell’acquisto. Altrimenti il rischio di mettere a repentaglio la sostenibilità di una operazione come l’acquisto della seconda casa diventa molto alto.

Bisogna dunque tenere d’occhio le offerte e cercare di fare un acquisto ben pensato, affinché gli acquirenti siano spronati e scelgano di affittare la tua seconda casa. 

Una buona localizzazione può aiutarti: l’acquisto in città in zone ben servite o di abitazioni vicine a sedi universitarie può fare la differenza. 

A chi tocca la manutenzione di una casa in affitto?

La domanda è semplice ma molto gettonata: se compro una casa per metterla in affitto, chi dovrà poi pagare le spese di manutenzione? 

Per rispondere, però, è necessario fare una differenza tra i tipi di manutenzione: è infatti sul soggetto che vive in una casa non sua e con regolare contratto di locazione che ricadrà la manutenzione ordinaria, ma, diversamente, la manutenzione straordinaria ricadrà sul proprietario dell’immobile.

Non sempre risulta facile differenziarle: stabilire se una rottura o un guasto sia dovuto ad usura precedente o se sia dovuta all’inquilino non è semplice. 

Una casa che non è propriamente nuova può avere alcune problematiche pregresse, basti pensare per esempio alla corda delle tapparelle che si può rompere perché vecchia ed usata anche dai precedenti occupanti dell’immobile. Ed anche questo può essere un rischio. 

Insomma, ad oggi, grazie anche a mutui a tassi davvero interessanti, agli ecobonus anche sulla seconda casa, l’acquisto di un ulteriore immobile, la ristrutturazione dello stesso e la possibilità di metterlo in affitto può diventare davvero un buon investimento a lungo termine, tenendo presente quanto sopra, ovvero che l’immobile sia realmente interessante per l’affitto