Seminterrato: come recuperarlo e renderlo abitabile

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Con la parola “seminterrato” solitamente si identifica uno spazio dentro un immobile, le cui mura sono situate sotto la quota del terreno circostante.

Questo significa che le finestre sono quasi sempre posizionate ad un livello molto alto rispetto al pavimento interno, in modo da riuscire ad affacciarsi verso l’esterno.

Solitamente questo spazio viene utilizzato come garage dove parcheggiare la propria automobile o magari come cantina o come spazio in cui installare gli impianti necessari ai sistemi di condizionamento o riscaldamento.

Spesso però si sogna di renderlo abitabile, in modo da recuperare spazio per il proprio appartamento. Un obiettivo che non sempre è impossibile, a patto di rispettare i vincoli legali e i procedimenti burocratici necessari, ma anche di apportare le migliorie necessarie per renderlo confortevole e vivibile. 

Perché recuperare un seminterrato?

Recuperare e sfruttare lo spazio di un seminterrato può apportare diversi vantaggi.

Ovviamente può essere economicamente vantaggioso, perché permette di aumentare la metratura della propria casa. Ma può rappresentare anche una buona idea dal punto di vista ambientale, perché consente di recuperare spazio abitabile senza consumare suolo.

Dal punto di vista pratico poi possono esserci vantaggi relativi al clima interno: in estate i seminterrati rimangono più freschi perché non vengono colpiti direttamente dai raggi solari e in inverno invece mantengono una temperatura più elevata perché l’aria calda non è in grado di uscire rapidamente.

I lavori edili necessari a rendere abitabile un seminterrato

I principali difetti di una stanza seminterrata sono i rischi di umidità e scarsa luminosità. Ecco che allora i principali interventi per renderla abitabile dovranno andare nella direzione di risolvere queste criticità.

Innanzitutto le pareti esterne vanno protette dal contatto con il terreno: la soluzione in questo caso è la realizzazione di uno “scannafosso” ovvero la creazione di uno spazio vuoto tra le pareti e il terreno circostante, che permette di fare circolare l’aria.

La stessa funzione per il sottofondo la svolge il cosiddetto “vespaio”, che protegge il pavimento dall’umidità di risalita.

Inoltre si potrà installare un cappotto interno per isolare la stanza da caldo e freddo e andranno montati infissi adeguati a prevenire le dispersioni termiche. 

Un altro rischio può essere collegato al radon, un gas presente nel terreno che può essere dannoso per la salute umana: andranno quindi fatti tutti gli accertamenti necessari in questo senso.

Rendere abitabile un seminterrato: quando è possibile?

Dal punto di vista legale, non sempre è possibile rendere un seminterrato abitabile e per accertarsi di questo bisognerà controllare tutti i livelli normativi coinvolti: statale, regionale, comunale.

In generale, spesso i criteri delle norme stabiliscono alcuni limiti in base ai cosiddetti rapporti aero-illuminanti (ovvero il rapporto tra la superficie delle finestre apribili presenti e l’area della stanza) e all’altezza minima dei soffitti.

In alcuni casi, si può sopperire al primo problema installando impianti di aerazione forzata. 

A livello burocratico, per procedere alla trasformazione di un seminterrato in uno spazio abitabile andranno seguiti gli iter previsti dal proprio Comune e/o dalla propria Regione.

Alcune Regioni hanno scelto di incentivare questo tipo di recuperi dal punto di vista degli oneri richiesti, come ad esempio la Lombardia, per fare fronte alla necessità di spazi abitabili.

Per avere l’abitabilità del proprio seminterrato, ad ogni modo, è sempre consigliabile avvalersi della consulenza di tecnici seri e di fiducia che vi accompagnino in ogni passaggio, dandovi la certezza di conoscere tutte le normative più aggiornate e di consigliarvi i lavori più adatti alle vostre esigenze.

Per ogni esigenza, non esitare a contattarci.