Rinegoziazione o surroga del mutuo: quali sono le differenze?

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Acquistare una casa ad oggi non è così semplice come sembra. Non basta contattare un agente immobiliare, visitare le varie opzioni a disposizione e scegliere quella che ci aggrada maggiormente.

I tassi di interesse sono attualmente piuttosto elevati, per cui sono molte le persone costrette spesso ad effettuare uno o più mutui presso i vari istituti di credito.

Prima di stipulare un mutuo con una banca è però necessario avere una serie di conoscenze base per capire come funzioni l’intero procedimento e comprenderne dettagliatamente le condizioni.

Tra queste conoscenze, per i mutuatari è fondamentale conoscere il significato di due termini ad oggi fondamentali: la rinegoziazione e la surroga del mutuo.
Vediamo in questo articolo quali sono le differenze principali tra questi due termini.

La rinegoziazione del mutuo: tutto quello che c’è da sapere

In tanti ambiti si sente spesso parlare di rinegoziazione. In gergo comune, questo termine significa cambiare i termini di un contratto che si è stipulato.

Nel caso di una persona che ha stipulato un mutuo con una banca, rinegoziarlo significa proprio cambiare i termini e le condizioni del contratto che si è stipulato con quella stessa banca.

Queste condizioni che possono essere riviste sono legate al tasso di interesse presente sul mercato, alla durata del contratto oppure al tipo di contratto presente (a tasso fisso o variabile).

La rinegoziazione di un mutuo è molto spesso una pratica eseguita a costo zero perché ha vantaggi da entrambe le parti: la banca evita di perdere completamente il rimborso delle rate del mutuo qualora la persona fosse in difficoltà a restituire il denaro, mentre il mutuatario riesce ad evitare di sottostare ad oneri finanziari diventati troppo elevati e difficili da sostenere.

È bene però prestare attenzione a questo aspetto: il debitore non può chiedere una rinegoziazione a meno che non siano avvenuti dei cambiamenti nel suo assetto finanziario e quindi siano sorti dei problemi nel regolare pagamento delle rate previste.

Che cos’è la surroga di un mutuo?

Se, come abbiamo visto, la rinegoziazione permette al mutuatario di cambiare i termini del contratto con la stessa banca con cui l’ha stipulato, la surroga di un mutuo non è nient’altro che un ampliamento di questo concetto.

Con il decreto-legge 7/2007, si dà infatti la possibilità al mutuatario di spostare il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, cambiando allo stesso tempo le condizioni.

La surroga di un mutuo ha notevoli vantaggi per il mutuatario.

Egli può infatti godere di condizioni, vantaggi e trattamenti migliori rispetto a quelli precedenti nel caso non si fosse trovato bene con la banca di partenza.

Il passaggio da un istituto di credito all’altro è inoltre gratuito, per cui nessun costo aggiuntivo potrà essere lui addebitato. L’unica tassa che sarà necessaria pagare è quella di 35 euro prevista come tassa ipotecaria.

Molto spesso le persone hanno paura di cambiare il proprio istituto di credito di riferimento per paura di possibili ripercussioni sulle rate del proprio mutuo e per il dubbio e l’incertezza del possibile trattamento a cui saranno sottoposti.

Molto spesso invece la surroga di un mutuo può avere notevoli benefici per il cliente: si possono ottenere minori costi sulla gestione del mutuo e minori spese accessorie.

Mentre però la banca originaria ha l’obbligo di accettare, entro 30 giorni dalla richiesta, questo trasferimento del mutuo, ogni nuova banca può totalmente rifiutarsi di accettarlo. Quindi prima di accingerci ad ogni sorta di richiesta, è bene essere ben certi che il nuovo istituto accetti di prendere in carico il mutuo.