Come è noto, quando si tratta di casa, noi italiani siamo un popolo che da sempre preferisce la proprietà all’affitto.
Molto spesso questo implica la necessità di accedere a mutui bancari per ottenere la liquidità necessaria a investimenti di questo tipo.
La rata mensile del mutuo è quindi un costo che ricade sul bilancio di innumerevoli famiglie, condizionandone la capacità di spesa.
Ecco perché qualche consiglio per ridurre questo impatto ricorrente sul proprio portafoglio può essere utile a molti.
Innanzitutto, quando si sta valutando la stipula di un mutuo bisogna tenere conto di tutte le agevolazioni esistenti, sia che si tratti di provvedimenti transitori, che di aiuti più strutturali.
Nel primo caso ad esempio le leggi finanziarie statali possono introdurre differenti provvedimenti anno per anno, mentre ne esistono alcuni che ormai sono assodati come quelli riguardanti l’acquisto della prima casa.
Ecco perché affidarsi alla consulenza di professionisti aggiornati e seri, può fare la differenza da questo punto di vista.
Sempre in fase preliminare, valutare attentamente la scelta tra tasso fisso e variabile e confrontare attentamente gli spread, può fare la differenza sul peso del fardello economico che ci troveremo a dover sopportare.
Esistono anche sistemi misti, ma vanno considerati attentamente e con il supporto delle competenze tecniche necessarie.
In altre parole, non è detto che una formula sia migliore dell’altra soltanto in base alla nostra personale propensione al rischio – che porterebbe i più prudenti a scegliere sempre e solo il tasso fisso – ma è bene, per lo meno in aggiunta alle proprie inclinazioni, affidarsi a valutazioni oggettive e tecniche sugli scenari economici contingenti e a medio lungo termine.
Se invece il mutuo è già stato stipulato ma ci troviamo in un momento di particolare difficoltà economica è possibile usufruire della possibilità di rinegoziare le condizioni con il proprio istituto di credito oppure – tramite una procedura che si chiama “surroga” – trasferirlo in toto presso un altro.
Anche in questo caso ci si può rivolgere alla propria banca e chiedere il cosiddetto “consolidamento”, ovvero la fusione di tutte le rate in una unica, per cercare di abbassare il livello totale di interessi.
Nel caso in cui invece stessimo pensando di richiedere un finanziamento volto a beni di consumo, sapendo già che anche la richiesta di un mutuo è nel nostro futuro a breve termine, è meglio sapere che – se non ci si è proprio costretti – non si tratta di una buona idea.
Questo perché ovviamente sulla valutazione sulla sostenibilità di un impegno economico come un mutuo incide la percentuale di reddito su cui già gravano altri tipi di debiti, con il rischio di non essere considerati idonei a ricevere quel tipo di prestito o magari riceverne uno inferiore alle necessità o con costi maggiori.
Ad ogni modo, prima di stipulare un contratto così importante come quello relativo a un mutuo per un immobile, il consiglio principale è quello di servirsi di professionisti di cui si ha la piena fiducia.
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